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Messaggi senza risposta | Argomenti attivi
cobra84
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Inviato: sab nov 21, 2015 9:37 |
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singolarita` (ha la risposta a tutto, l'universo non ha segreti) |
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Iscritto il: mar mag 09, 2006 20:54 Messaggi: 11253 Località: CARATE BRIANZA (MB) Medals: 4
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Sì ho visto solo la serie,non so leggere, ma nella serie non ricordo un secondo erede, cioè c'era all'inizio ma l'hanno seccato...
_________________ LV 3 CA 5 PF 7/18 DES. +2 CAR. +1 COS. +1 FOR. -1 SAG. -2 Arco
Bastonate Rudi: Maud Oggetti missione: anello Torenescu(harry), pugnale con capelli rossi, capelli rossi, corda canapa, LASCIAPASSARE Nemici/Oro: 6 hobgoblin 10 coboldi / 110 mORO
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yota
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Inviato: sab nov 21, 2015 12:14 |
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singolarita` (ha la risposta a tutto, l'universo non ha segreti) |
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Iscritto il: mer nov 02, 2005 9:26 Messaggi: 33636 Località: Roma Medals: 10
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allora ok, tieni conto di 3 differenze che magari pesano poco ma in futuro potrebbero portare a cambiamenti di scenari:
la prima: nel film fanno vedere che la moglie di robb stark e' incinta e muore durante le nozze rosse pugnalata sulla pancia, nel libro e' rimasta accampata nella foresta.
la seconda: sansa stark non sposa ramsey bolton ma lo sposa la sua serva, che viene fatta passare per sansa stark.
la terza che ancora non sapevi e' che i due figli di elia dorne e figli del re targaryen non vengono in realta' uccisi ma sostituiti prima....
e nel libro stannis non e' ancora morto ma la battaglia con i bolton per grande inverno deve ancora avvenire.
Ora non so come si siano arrogati il diritto di andare avanti, dicono che prima di girare il copione sia stato fatto leggere all'autore che abbia approvato ....dicendo che anche se ci sono delle differenze alla lunga serie tv e libri punteranno allo stesso finale.
E parla di un finale dolce amaro....quindi non credo che sara' proprio come l'ha dipinto calvin...rose e fiori....finora non si e' risparmiato di far morire molti attori principali.....anzi.
Ancora non so cosa fara' con brienne ad esempio, oppure non capisco l'aver messo dentro Rickon stark che finora se non ci fosse stato non sarebbe cambiato nulla....
Oppure la non morte di catelyn o della Montagna....
_________________ Mai vergognasse de esprime n'sentimento! Scritto,sussurrato,un grido,na poesia... Mai fa lo sbaglio de di "nun e' er momento!!! Er tempo e'come er vento, arriva e poi va via..
"EU now has 1GB of free space"
STO BENE COSI' !!!!
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yota
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Inviato: mar apr 23, 2019 13:47 |
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singolarita` (ha la risposta a tutto, l'universo non ha segreti) |
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Iscritto il: mer nov 02, 2005 9:26 Messaggi: 33636 Località: Roma Medals: 10
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beh uno dei 2 punti in cui mi sono commosso e' stato proprio quando brienne viene fatta cavaliere. E' sempre stato il suo traguardo, una donna poco donna, presa in giro per questo, umiliata, che viene fatta cavaliere dalla persona che piu' l'ha mortificata in vita sua
ho letto questa recensione della seconda puntata, secondo me molto ben scritta, e.....daenarys non piace nemmeno a me moltissimo come personaggio.
Quattro episodi soltanto alla fine, questo è il tempo che resta, ma la nostra recensione de Il trono di spade 8x02, A Knight of the Seven Kingdoms dovrebbe farvi capire più o meno quanto devastanti e incessanti saranno le emozioni che vi aspettano in questo lungo epilogo. Dopo che l'episodio inaugurale di questa ottava e ultima stagione, Winterfell, aveva fatto quello che hanno sempre fatto le premiere stagionali dello show, tirare le fila del racconto e posizionare i pezzi sulla scacchiera, questo secondo episodio non entra nel vivo dell'azione; no, fa di meglio, entra nel vissuto, lo fa riverberare nei volti e nei gesti, negli anni e nelle ragioni, negli abbracci e nelle rivelazioni. Quando abbiamo parlato dei "problemi" che lo show ha affrontato, soprattutto a livello di scrittura, dopo aver superato l'orizzonte dei libri pubblicati da George R.R. Martin, dal cui ancora attendiamo, dal 2011, il sesto libro delle sue Cronache del ghiaccio e del fuoco, abbiamo anche sottolineato quanto le scorciatoie narrative, le semplificazioni psicologiche, lo squilibrio verso lo spettacolo e il fan service fossero defaillance dall'impatto relativo, perché gli sceneggiatori avrebbero sempre potuto capitalizzare su quanto costruito magnificamente, grazie alla forza del materiale di origine, a una scrittura raffinata, e a performance attoriali di livello altissimo nelle prime stagioni. Ecco, A Knight of the Seven Kingdoms è l'episodio che ci dà ragione su questo punto in maniera inequivocabile.
Scritto da Bryan Cogman, sceneggiatore e produttore storico che rappresenta Il trono di spade quanto David Benioff e D.B. Weiss, e diretto da una garanzia come David Nutter, già al timone della premiere, l'episodio si svolge interamente tra le mura di Grande Inverno, dove l'arrivo di Tormund, Edd Tollett e Lord Beric provenienti dall'Ultima Casa Accogliente conferma l'imminente arrivo di un nemico inarrestabile; nell'attesa, sempre più febbrilmente avanzano i preparativi che trasformano il castello degli Stark in una fortezza di ossidiana, e i personaggi che abbiamo a fianco da otto anni si raccolgono attorno alla stessa fornace, il misterioso cuore caldo di Grande Inverno, quello che il re della notte vuole spegnere per sempre. Di tutte le volte in cui hanno detto "Non oggi" al dio della morte, delle battaglie combattute su diversi fronti, dei trascorsi e dei sentimenti e del viaggio condiviso si alimenta la fornace, e anche di un altro elemento dal fascino imperituro: il senso dell'attesa della morte, che ci rivela, alla fine dei giochi, chi siamo davvero. E così non possiamo avere più dubbi sui nostri sopravvissuti, Il trono di spade ha racchiuso tra le mura del castello i giusti; ora, "I giusti" della poesia di Borges salvano il mondo senza sapere gli uni degli altri. I nostri non possono ignorarsi l'un l'altro, devono ascoltarsi e perdonarsi, perché chiamati a combattere fianco a fianco: riusciranno a salvare il mondo? Le cose che facciamo per amore Ricorderà sempre chi scrive il momento esatto in cui ha iniziato a singhiozzare, probabilmente per il resto della stagione: è stato quando, durante il breve "processo" allo Sterminatore di Re, Bran ricorda le parola pronunciate da Jaime immediatamente prima di farlo cadere dalla torre diroccata in cui il bambino aveva visto il suo amplesso incestuoso con Cersei. Più ancora di quello che è uno dei momenti più sconvolgenti de Il Trono di spade, l'esecuzione di Ned Stark in La confessione, quello è stato il momento fondante della serie TV, il momento in cui ha dimostrato la qualità sorprendente del suo materiale narrativo e la volontà di andare dove mai nessuno aveva osato avventurarsi, e quelle parole, "le cose che facciamo per amore" si portano dietro un mondo intero di ricordi, riflessioni, smarrimenti, l'eco assordante del rimpianto, il peso delle scelte che facciamo e, in ultimo, il coraggio di accettare chi siamo ed agire nel nome delle cose che ci danno un senso. Gli archi redentivi di Jaime Lannister e Theon Greyjoy che trovano il loro culmine a Grande Inverno, nella casa dell'ex nemico un tempo sconfitto e deriso e calpestato, funzionano da collante per tutti i personaggi, tranne che per uno, il più potente: Daenerys Targaryen è stata amata e odiata solo come una regina, una Khaleesi, una liberatrice di oppressi, non come una persona, e non può arrivare al cuore di Sansa, ma solo assistere alla commovente espressione d'affetto fraterno tra la signora di Grande Inverno e il giovane Greyjoy. Lei e Jon sono isolati nella notte dell'attesa e si trovano solo alla fine, per un'importante confessione che riguarda il "dopo"; ma come dice Bran a Jaime, cosa ci dice che ci sarà un "dopo"? Anche se la sensazione di stare trascorrendo l'ultima notte con i personaggi che abbiamo amato per otto anni è nitida e straziante, c'è per noi un "dopo" di quattro episodi ancora da scoprire, ma per loro, i nostri amici e i nostri eroi, solo una manciata di ore in attesa di una battaglia dagli esiti disperati, e ognuno cerca di trascorrerle nella maniera migliore possibile. Se Jon non ha fretta di affrontare Dany con la notizia che cambierà per sempre il loro amore appena sbocciato, altri si cercano, anche se c'è più amore nello sguardo tra Sansa e Theon che nell'amplesso che unisce Arya e Gendry. C'è chi non ha bisogno di fare l'amore per amarsi, e lo dimostra il momento più bello dell'episodio. Brienne di Tarth è il più autentico e nobile cavaliere dei Sette Regni, lo sanno tutte le persone raccolte attorno a quel focolare, e Jaime Lannister non sarà più l'arrogante leone splendente dei suoi anni giovanili, né il guerriero da tutti ammirato, ma è l'uomo che può darle ciò che ha sempre desiderato, e riempire di gioia il cuore di una donna che non sa elaborare né esprimere ciò che prova per lui, ma sa che il suo destino è morire con onore al suo fianco. Così andiamo verso la notte con il sorriso di Brienne, pronti a infuriare contro il morire della luce. Conclusioni
La nostra recensione de Il trono di spade 8x02 non lascia dubbi sulla forza e sulla bellezza di un episodio che mantiene ancora l'azione "a bocce ferme", si concentra sull'attesa dell'imminente battaglia fatale e capitalizza sui trascorsi e sulle relazioni tra personaggi scritti bene e recitati meglio. Si va oltre l'emozione nella regione dell'estasi, e tutto fa pensare che ci resteremo per quattro episodi a venire. Ragazzi, tenetevi forte. https://movieplayer.it/articoli/il-tron ... one_20728/
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