Chi è veramente Sophie? Sappiamo che ha trent'anni ed è la babysitter di Leo, il figlio di una coppia di ricchi parigini. La giovane donna sembra non avere una vita privata, si dedica totalmente al bambino, il resto è un mistero. Ma sappiamo che è ossessionata da una doppia identità, dimentica cosa ha fatto poche ore prima e vive in un costante stato di oblio. Una sera la mamma di Leo rientra tardi e trova Sophie addormentata davanti alla tv, le propone di restare a dormire e lei accetta. Il mattino dopo la ragazza si risveglia sola in casa e fa una terribile scoperta: Leo è stato strangolato nel sonno, proprio accanto a lei. Lo sconcerto è profondo e la soluzione che le si prospetta è una sola: una fuga senza meta, via da Parigi, lontano da tutto, per provare a ricostruirsi una vita. Perché Sophie deve salvare se stessa e agirà ignara di essere in trappola da sempre, costretta a una corsa folle come un animale in gabbia. Di chi sia la mano che tiene la vita di Sophie in pugno e perché sia intenzionata a distruggerle l'esistenza è la storia di questo romanzo: una discesa negli inferi della mente, una partita a scacchi dove due protagonisti si sfidano con strategie impeccabili e dove anche la psicosi più efferata riesce a trovare una spiegazione, una forma di compassione.
A Natale mi è stato regalato un buono Feltrinelli. Dopo aver comprato un paio di titoli che mi interessavano, sono andato a spulciare la sezione dei libri superscontati, quelli che potrebbero avere la sovracopertina rovinata o che sono stati resi, vallo a capire perchè si trovano li. In ogni caso per meno di 5 euro, mi sono lasciato prendere dall'interessante trafiletto e dall'accattivante copertina di questa donna che urla. Ho scoperto un libro incredibile. Pazzesco sotto ogni punto di vista, soprattutto quando si va oltre quello che viene narrato nella copertina. Veramente un ottimo libro che trovo un paio di spanne sopra i thriller che hanno la classica struttura assassino-detective