Ho comprato questo libro quest'estate, dalla solita bancarella di libri sul lungomare davanti a casa. Genere thriller, ma la cosa che mi ha colpito è stato il trafiletto:
Ha sedici anni, è incinta e vulnerabile, ed è appena stata rapita, scaraventata sul pianale di un furgoncino lurido. Dovrebbe essere terrorizzata, dovrebbe supplicare di essere liberata, ma non lo fa. Dal primo istante del suo sequestro, con freddezza, ha iniziato a pianificare la fuga, pregustando la vendetta. È metodica, calcolatrice, analitica; tutto ciò che scorge intorno a lei diventa una risorsa utile per il suo fine. Senza lasciare nulla al caso, sicura dei suoi tempi e delle sue mosse, aspetta il momento per colpire, e i rapitori si muovono ignari di avere tra le mani una fredda sociopatica. Gli agenti dell'FBI Roger Liu e la sua compagna Lola devono fare in fretta, ma per salvare chi? La vittima o l'aggressore? La linea che li separa, infatti, si assottiglia sempre di più.
Dopo aver finito l'infinito Codice Rebecca di Ken Follett che mi ha tenuto scollato dai libri per 5 mesi, ho subito preso in mano questo che in 5 giorni è scivolato via. Nonostante sia scritto in prima persona, cosa che generalmente odio, è messo giù come una specie di diario e quindi sono riuscito subito ad entrare dentro al libro. Avvincente dalla prima all'ultima pagina.