La trilogia e' composta da 3 libri: Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta.
Nel primo romanzo della serie, Mikael Blomkvist è reduce da un processo che lo ha visto colpevole e inerme alle accuse di diffamazione a mezzo stampa. Anche per salvare le sorti di Millennium, Blomkvist decide di accettare un incarico che lo porterà lontano da Stoccolma per indagare su un omicidio vecchio di trent'anni, ma ancora insoluto. Per le sue ricerche si avvarrà dell'aiuto di Lisbeth Salander, una giovane ed eccentrica ricercatrice esperta di pirateria informatica. Le indagini svolte dai due porteranno ad un epilogo terribile e inaspettato.
Il secondo romanzo della trilogia verte principalmente intorno al personaggio di Lisbeth Salander. Dopo l'affare Wennerström, Lisbeth si prende un anno sabbatico in giro per il mondo e a poche settimane dal suo rientro in Svezia, sarà sospettata e ricercata per triplice omicidio. Tre indagini parallele hanno inizio: una della polizia, sicura della colpevolezza di Lisbeth Salander, una di Mikael Blomkvist, sicuro dell'innocenza di Sally e un'indagine condotta da Dragan Armanskij che mette i suoi uomini al servizio degli investigatori della polizia. Il passato di Lisbeth Salander sarà la chiave per risolvere l'enigma dei delitti.
Nel terzo (e ultimo) romanzo della trilogia, la giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su Millennium un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi.
Personaggi
Mikael Blomkvist
Mikael Blomkvist è un quarantacinquenne giornalista economico di discreto successo, grazie ad alcune inchieste da lui redatte ed apparse su Millennium, la rivista da lui diretta. In alcune di queste inchieste economiche, Mikael scopre raggiri perpetrati da grandi gruppi economici e finanziari svedesi e se la prende con i colleghi giornalisti, a suo parere complici taciti di tali scandali. Questo mette Mikael in una posizione difficile verso i mass media che non perdono l'opportunità di affossare Blomkvist quando questi risulterà colpevole di diffamazione. Già in precedenza la stampa aveva giocato con il nome di Blomkvist: agli inizi della sua carriera di giornalista d'inchiesta riuscì a risolvere una delicata e difficile inchiesta e la stampa lo apostrofò come Kalle Blomkvist, il nome di un investigatore-bambino nato dalla penna di Astrid Lindgren, autrice di Pippi Calzelunghe. Nonostante tutto, Mikael Blomkvist ottiene ottimi risultati grazie alle sue inchieste, condotte con testardaggine e caparbietà e sempre corredate e supportate da fonti autorevoli.
Nella vita privata vive una ventennale relazione con Erika Berger sua amica e collega a Millennium, ma, visto il successo che riscuote con le donne, molte sono le amanti occasionali di Mikael Blomkvist. Il rapporto con le donne è però di grandissimo rispetto e lealtà: non sarebbe riuscito altrimenti a far breccia nei sentimenti di Lisbeth Salander, protagonista femminile della trilogia. Blomkvist abita a Stoccolma, ma possiede anche un piccolo chalet in campagna. Ha una sorella, Annika, avvocato e sposata con un italiano di nome Giannini.
Lisbeth Salander
Lisbeth Salander è il secondo personaggio principale della trilogia Millenium. È nata del 1978 ed ha 25 anni quando, nel 2003, aiuta Michael Blomkvist nell'indagine che porterà alla soluzione del caso Herriet Vanger. Nella finzione creata da Larsson è una donna dal carattere complesso, introverso e decisamente asociale. Ha un fumoso passato costellato di violenze, ricoveri e perizie psichiatriche, tanto che a diciotto anni viene riconosciuta incapace di badare a stessa e affidata a un tutore. Nonostante ciò svolge saltuariamente incarichi di ricerca su aziende o persone per la Milton Security ed è considerata tra le migliori collaboratrici di Dragan Armanskij, direttore dell'agenzia, che affida a Lisbeth le ricerche più spinose. Ha una gemella di nome Camilla che viene descritta completamente diversa da lei, sia caratterialmente che fisicamente: Lisbeth la considera molto bella.
È un hacker geniale, esperta di pirateria informatica, in grado di raccogliere informazioni da archivi pubblici, privati, bancari o giudiziari. Nell'ambiente e conosciuta col nicknameWasp. Possiede una spiccata memoria fotografica che le permette di memorizzare in poco tempo enormi quantità di dati e informazioni, si interessa di matematica, algebra pura, fisica e logica e qualcuno sospetta che sia affetta dalla sindrome di Asperger. Mikael Blomkvist le affibbierà il nomignolo di Sally.
Spiragli sulla sua vicenda personale si aprono solo nel secondo volume della saga Millennium, La ragazza che giocava con il fuoco, in cui viene finalmente spiegato cosa intenda Lisbeth con l'espressione "Tutto il Male".
Con questa espressione, il cui significato viene chiarito da Holger Palmgren, primo storico tutore di Lisbeth, in un colloquio con Michael Blomkvist, Lisbeth Salander si riferisce ad un episodio particolamente scottante della propria adolescenza che ha portato al suo internamento nella casa di cura St. Stephan ad Uppsala.
Holger Palmgren riferisce a Blomkvist che il padre di Lisbeth sarebbe un ex agente del Gru di origini ucraine di nome Alexander Zalachenko. Questo personaggio fa la sua comparsa in alcuni documenti che Blomkvist legge per un'inchiesta che la redazione di Millennium sta portando avanti sul trafficking.
Zalachenko conosce la madre di Lisbeth e Camilla, Agneta, che è molto più giovane di lui e si innamora perdutamente. Dalla loro unione nascono le due gemelle. Zalachenko non sembra curarsi della neonata famiglia e si allontana molto spesso, tornando solo per usare violenza nei confronti di Agneta e ignorando completamente le figlie.
La reazione delle bambine è diversa anche quando sono molto piccole, perché Camilla, a differenza di Lisbeth, benché si renda conto allo stesso modo dei maltrattamenti subiti dalla madre, tuttavia è solo preoccupata che si sappia qualcosa in giro.
L'ultimo episodio di violenza, nel quale si concretizza ciò che Lisbeth chiama "Tutto il Male", avviene quando le bambine hanno circa 12 anni, nel 1991. In quell'occasione Zalachenko fa enormi violenze su Agneta, dandole un colpo in testa che sarà la causa della prima di una serie di emorragie celebrali che poi, nel 2004, la porterà alla morte. In questa occasione, però, Lisbeth, ormai dodicenne, reagisce. Tornando a casa da scuola vede il padre andare via da casa e trova la madre in condizioni pessime: decide di inseguire il padre, che è già entrato in macchina, e, quando lui apre il finestrino per parlarle, lei butta all'interno dell'abitacolo una busta da latte piena di benzina e accende un fiammifero.
Quando intervengono le forze dell'ordine, però, invece di occuparsi di Agneta, come la stessa Lisbeth suggerisce, si occupano primariamente di Zalachencko ed, inoltre, l'episodio viene completamente insabbiato a causa della posizione di ex agente del Gru di Zalachenko.
Questo è il motivo per cui dopo Lisbeth viene ricoverata presso la clinica St. Stephan di Uppsala.